Paranoie di una neo-blogger
Rieccomi con le mie paranoie da neo-blogger. Non demordo. I mille tutorials che mi sono guardata nelle ultime settimane dicono tutti la stessa cosa: devi essere utile con i tuoi articoli, devi fornire un servizio e dei bei contenuti. Fosse facile! Che posso mai dire io di così importante da attrarre visitatori al mio blog? Sono sempre stata un’insicura cronica e anche se negli anni sono migliorata, mi sento sempre intimidita dal web e, nonostante ci sia uno schermo tra me e il resto del mondo, trovo molto difficile scovare le parole giuste. Buffo, visto che ho scritto un libro e le parole mi affollavano la testa in continuazione. Dove sono finite ora?
Non tutti sono bravi a bloggare, ovvio, non si può essere abili in tutto, ma uno sforzo si deve pur fare, o no? Forse quello che mi blocca è il fatto di aver notato tanta “acidità” in giro nei post che leggo quotidianamente sui social. Non mi piace la scortesia e spesso la gente getta le buone maniere al vento e vomita insulti, invece di esporre la propria opinione con un pizzico di diplomazia. Non ci scordiamo che davanti allo schermo ci sono persone e non robot! E poi non sono brava con gli scontri in generale, i batti becchi non sono il mio forte e finisco sempre per essere a corto di risposte adatte che, puntualmente, invadono la mia mente solo quando è troppo tardi.
Da qualche parte ho letto la seguente frase: “Troppi di noi non vivono i loro sogni perché stanno vivendo le loro paure.” In effetti, mi sembra proprio quello che sta succedendo a me. L’ansia di sbagliare – o di non essere all’altezza o di fallire miseramente – non mi permette di eccellere o, quantomeno, di bloggare senza apprensione. Uffa… Come la risolvo questa situazione incresciosa? Provando, sbagliando, riprovando e sbagliando di nuovo, presumo. Prima di tutto sarò sempre me stessa. Io sono così e dubito di cambiare a 38 anni.
Poi, cercherò di indurire la mia pelle sottile come la carta velina. Infine farò finta che nessuno mi leggerà quando scrivo così eviterò eventuali e inevitabili paranoie. Perché fino a questo momento mi sono trattenuta e questo non va bene per niente. Prima o poi troverò la mia voce “bloggante”, dai… Basta con i dubbi, basta con le crisi di insicurezza permanente e via con il blogging libero!
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